martedì 23 ottobre 2012

Alla moda del Biocaminetto io dico NO

Mastro Geppetto, povero com’era, era costretto a riscaldarsi con un fuoco dipinto sul muro di casa.
Forse, con l'idea del caminetto a bioetanolo, anche noi nel 2012 arriveremo a qualcosa di questo tipo.


In una delle prime scene di “Pinocchio” si racconta di come Geppetto avesse dipinto un fuoco acceso sul muro di casa e di come questo finto caminetto bruciasse furiosamente legna posticcia senza purtroppo essere in grado di scaldare niente...
Ogni tanto ripenso alla storia di Geppetto, soprattutto quando frequento luoghi di accoglienza pubblica: hall di alberghi, sale benessere, bistrot o ristorantini modaioli, studi di miei colleghi architetti che non pensano altro che alla moda o alle apparenze; tutti questi luoghi sono invasi da terribili caminetti finti.


Non sono certo caminetti dipinti sul muro, ma vere e proprie imitazioni di caminetti dove sassi bianchi, o anche colorati, siedono su dei bruciatori di gas naturale, dando l’impressione di essere veri caminetti. Non servono per scaldare un bel niente, dato che sono affiancati a normali sistemi di riscaldamento centrale: l’effetto è di cattivo gusto, rasenta il kitsch. 


Sembra davvero che il “biocaminetto” o “caminetto a bioetanolo” stia diventando di moda; il biocaminetto viene pubblicizzato come una sorgente di calore pulita; non emette nanoparticelle, non richiede canna fumaria e lo si può installare comodamente in salotto senza problemi. Non emette CO2 dato che l’etanolo che lo alimenta è di origine naturale: insomma, la parola magica è: “Ecologico”. 
Ma ne siamo davvero sicuri? Ogni tipo di combustione produce inevitabilmente Nox (ossidi di azoto), CO2 e potenzialmente CO, quest’ultimo estremamente tossico e insidioso.
Da molti anni, per fortuna è stata resa obbligatoria la presa d’aria nei locali domestici dove sono presenti fiamme libere, in genere nelle cucine, che dovrebbe assicurare alla fiamma il rifornimento di ossigeno onde evitare la formazione del CO.
Inoltre la combustione del bioetanolo produce anche una notevole quantità di vapore d’acqua che ovviamente, senza canna fumaria, fa aumentare di molto l’umidità dell’ambiente, con effetti sul comfort tutti da verificare.
Fortunatamente, come è stato rilevato, la potenza termica modesta e il costo del combustibile concorrono ad un utilizzo limitato di questi apparecchi.



Il problema è che vari siti e recensioni sull’argomento alimentano l’idea che questi caminetti servano davvero a scaldare gli ambienti come un comunissimo caminetto, ma non è assolutamente vero: il bioetanolo ha un basso valore dell' EROEI, ovvero il ritorno energetico sull'investimento energetico. 
Matematicamente l' EROEI è il rapporto tra l'energia ricavata e tutta l'energia spesa per arrivare al suo ottenimento. Ne risulta che una fonte energetica con un EROEI inferiore ad 1 sia energeticamente in perdita. Fonti energetiche che presentano un EROEI minore di 1 non possono essere considerate fonti primarie di energia poiché per il loro sfruttamento si spende più energia di quanta se ne ricavi. E pare che il bioetanolo abbia come valore EROEI intorno all'1.



Considerando, inoltre che 20 litri di bioetanolo vi costano 65 Euro, ovvero 3.25 Euro al litro e che un chilo di legna costa circa 10 centesimi: direi che il gioco non vale la candela!
La legna ha un potere calorifico che è circa la metà di quello del bioetanolo ma, a parità di potere calorifico, il bioetanolo costa oltre dieci volte di più.

Insomma, se volete una caminetto in salotto ma non potete installare una canna fumaria, meglio che la fiamma la fate dipingere sulla parete, proprio come faceva Mastro Geppetto!




9 commenti:

  1. d'accordo con te...post molto interessante,bravissima:)

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  2. Mi fa piacere che siete d'accordo con me!

    Buona giornata a tutti!

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  3. Non li conoscevo, ho letto con interesse il tuo post. A mio parere sono terribili ed inutili. Sarà che in montagna ho un bellissimo caminetto che scalda l'ambiente in un attimo e rende magico l'ambiente per luce e profumo? Seriamente certe modernità non le capisco :(
    Da oggi ti seguo :)

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    1. Grazie Beatrice, sono davvero contenta di averti tra i miei lettori, e sono curiosa di passare da te.
      Anch'io ho il camino a legna a casa e devo ammetterlo, non lo sostituirei con nulla! Come dici te la magia che ti regala attraverso la luce e il profumo, non ha prezzo!

      A prestissimo mia cara

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  4. ma il buon profumo di legna che brucia il calore unico che ti da un fuoco vero queste sono cose insostituibili!!!!sono daccordissimo con te.....felice we...

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  5. Bel post...io abito in campagna e noi ci scaldiamo con il camino a legna, tiene compagnia e il calore é vero!

    Che ne pensi del pellet invece?

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  6. Ciao cara, si la compagnia che ti regala il caminetto a legna è magica: lo scoppiettio della legna e il gesto di attizzarlo di tanto in tanto..

    Dunque del pellet purtroppo non posso darti pareri positivi.
    Certo è, che è molto comodo per la velocità di accensione e riscaldamento immediato.
    Ed è forse relativamente più economico (ma dipende sempre se puoi avere della legna a basso costo da fornitori diretti)
    Ma a mio avviso il calore propagato non è costante, è troppo imminente inizialmente e ha un raggio di azione circoscritto alla zona in cui è posizionata la stufa.
    E la percezione del calore trovo sia diversa da quella che hai con la legna. La legna ti avvolge, è un calore secco, ma è sana, non secca l'aria.
    Il calore della legna è come si dice spesso a irraggiamento, molto simile a quello solare.
    E infine aggiungerei la nota della questione ecologica, assolutamente da non sottovalutare!

    Spero di esserti stata d'aiuto, un abbraccio mia cara!

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