Forse,
con l'idea del caminetto a bioetanolo, anche noi nel 2012 arriveremo
a qualcosa di questo tipo.
In una delle
prime scene di “Pinocchio” si racconta di come Geppetto avesse
dipinto un fuoco acceso sul muro di casa e di come questo finto
caminetto bruciasse furiosamente legna posticcia senza purtroppo
essere in grado di scaldare niente...
Ogni tanto
ripenso alla storia di Geppetto, soprattutto quando frequento luoghi
di accoglienza pubblica: hall di alberghi, sale benessere, bistrot
o ristorantini modaioli, studi di miei colleghi architetti che non
pensano altro che alla moda o alle apparenze; tutti questi luoghi
sono invasi da terribili caminetti finti.
Non sono certo
caminetti dipinti sul muro, ma vere e proprie imitazioni di caminetti
dove sassi bianchi, o anche colorati, siedono su dei bruciatori di
gas naturale, dando l’impressione di essere veri caminetti. Non
servono per scaldare un bel niente, dato che sono affiancati a
normali sistemi di riscaldamento centrale: l’effetto è di cattivo
gusto, rasenta il kitsch.
Sembra davvero
che il “biocaminetto” o “caminetto a bioetanolo” stia
diventando di moda; il biocaminetto viene pubblicizzato come una
sorgente di calore pulita; non emette nanoparticelle, non richiede
canna fumaria e lo si può installare comodamente in salotto senza
problemi. Non emette CO2 dato che l’etanolo che lo alimenta è di
origine naturale: insomma, la parola magica è: “Ecologico”.
Ma ne siamo
davvero sicuri? Ogni tipo di combustione produce inevitabilmente
Nox (ossidi di azoto), CO2 e potenzialmente CO, quest’ultimo
estremamente tossico e insidioso.
Da molti anni,
per fortuna è stata resa obbligatoria la presa d’aria nei locali
domestici dove sono presenti fiamme libere, in genere nelle cucine,
che dovrebbe assicurare alla fiamma il rifornimento di ossigeno onde
evitare la formazione del CO.
Inoltre la
combustione del bioetanolo produce anche una notevole quantità di
vapore d’acqua che ovviamente, senza canna fumaria, fa aumentare di
molto l’umidità dell’ambiente, con effetti sul comfort tutti da
verificare.
Fortunatamente,
come è stato rilevato, la potenza termica modesta e il costo del
combustibile concorrono ad un utilizzo limitato di questi apparecchi.
Il problema è
che vari siti e recensioni sull’argomento alimentano l’idea che
questi caminetti servano davvero a scaldare gli ambienti come un
comunissimo caminetto, ma non è assolutamente vero: il bioetanolo ha
un basso valore dell' EROEI, ovvero il ritorno energetico
sull'investimento energetico.
Matematicamente l'
EROEI è il rapporto tra l'energia ricavata e tutta l'energia
spesa per arrivare al suo ottenimento. Ne risulta che una fonte
energetica con un EROEI inferiore ad 1 sia energeticamente in
perdita. Fonti energetiche che presentano un EROEI minore di 1 non
possono essere considerate fonti primarie di energia poiché per il
loro sfruttamento si spende più energia di quanta se ne ricavi. E
pare che il bioetanolo abbia come valore EROEI intorno all'1.
Considerando,
inoltre che 20 litri di bioetanolo vi costano 65 Euro, ovvero 3.25
Euro al litro e che un chilo di legna costa circa 10 centesimi: direi
che il gioco non vale la candela!
La legna ha un
potere calorifico che è circa la metà di quello del bioetanolo ma,
a parità di potere calorifico, il bioetanolo costa oltre dieci volte
di più.
Insomma, se
volete una caminetto in salotto ma non potete installare una canna
fumaria, meglio che la fiamma la fate dipingere sulla parete, proprio
come faceva Mastro Geppetto!
mi associo..:))
RispondiEliminad'accordo con te...post molto interessante,bravissima:)
RispondiEliminaMi fa piacere che siete d'accordo con me!
RispondiEliminaBuona giornata a tutti!
Non li conoscevo, ho letto con interesse il tuo post. A mio parere sono terribili ed inutili. Sarà che in montagna ho un bellissimo caminetto che scalda l'ambiente in un attimo e rende magico l'ambiente per luce e profumo? Seriamente certe modernità non le capisco :(
RispondiEliminaDa oggi ti seguo :)
Grazie Beatrice, sono davvero contenta di averti tra i miei lettori, e sono curiosa di passare da te.
EliminaAnch'io ho il camino a legna a casa e devo ammetterlo, non lo sostituirei con nulla! Come dici te la magia che ti regala attraverso la luce e il profumo, non ha prezzo!
A prestissimo mia cara
ma il buon profumo di legna che brucia il calore unico che ti da un fuoco vero queste sono cose insostituibili!!!!sono daccordissimo con te.....felice we...
RispondiEliminaGrazie tesoro,
Eliminaun abbraccio.
Bel post...io abito in campagna e noi ci scaldiamo con il camino a legna, tiene compagnia e il calore é vero!
RispondiEliminaChe ne pensi del pellet invece?
Ciao cara, si la compagnia che ti regala il caminetto a legna è magica: lo scoppiettio della legna e il gesto di attizzarlo di tanto in tanto..
RispondiEliminaDunque del pellet purtroppo non posso darti pareri positivi.
Certo è, che è molto comodo per la velocità di accensione e riscaldamento immediato.
Ed è forse relativamente più economico (ma dipende sempre se puoi avere della legna a basso costo da fornitori diretti)
Ma a mio avviso il calore propagato non è costante, è troppo imminente inizialmente e ha un raggio di azione circoscritto alla zona in cui è posizionata la stufa.
E la percezione del calore trovo sia diversa da quella che hai con la legna. La legna ti avvolge, è un calore secco, ma è sana, non secca l'aria.
Il calore della legna è come si dice spesso a irraggiamento, molto simile a quello solare.
E infine aggiungerei la nota della questione ecologica, assolutamente da non sottovalutare!
Spero di esserti stata d'aiuto, un abbraccio mia cara!