domenica 15 giugno 2014

L'innovazione delle facciate ventilate

La facciata ventilata rappresenta oggi la fusione della tecnologia al design: è ciò che qualifica un manufatto architettonico in termini di efficienza energetica e ne comunica il suo senso estetico e contemporaneo all'esterno.
In architettura è essenziale analizzare “la pelle” delle facciate dal punto di vista estetico, senza trascurare un’attenta progettazione tecnica. Particolare attenzione, infatti, deve essere rivolta ai movimenti differenziali fra il rivestimento e il supporto, in relazione alle escursioni termiche, attraverso l'efficacia dei ponti termici. 


I rivestimenti di facciata hanno alcune grandi utilità: proteggono la costruzione portante dall'umidità, offrono la possibilità di montare un isolamento termico e consentono di configurare un edificio in maniera originale ed esteticamente innovativa.
La facilità della posa in opera, la manutenibilità e la possibilità di intervento su ogni singola lastra del rivestimento esterno e i minori costi di gestione per gli impianti di climatizzazione, grazie alle minori dispersioni termiche fanno si che le pareti ventilate rappresentano oggi la soluzione ideale anche per cantieri di grandi dimensioni.

Interessante analizzare il progetto di ultima generazione di Porta Vittoria a Milano da parte di un'azienda italiana, Moncini, che con il suo motto “andiamo verso il futuro grazie al passato” è riuscita ad aggiudicarsi, dopo una lunga selezione tra varie aziende competitor che avevano fornito diverse campionature a livello nazionale, la fornitura e progettazione di 15000 mq di facciate ventilate in pietra.
Il progetto, convenzionato con il Comune di Milano e in collaborazione con l'impresa Colombo Costruzioni, si estende su una superficie di oltre 30.000 metri quadri, per un volume di 630.000 metri cubi.
Di seguito le immagini relative alla facciata ventilata, alle soglie dei davanzali per il supermercato Esselunga e gli edifici residenziali e commerciali P, N, O a completamento dell’intervento globale.


Il materiale utilizzato scelto tra la vasta selezione delle campionature è il Beige Imperiale selezionato e controllato fin dalla cava dai tecnici dell'azienda Moncini.


























Ed è proprio la pietra il passepartout di Moncini, un'azienda fondata nel 1910 nel settore della lavorazione delle pietre naturali. Attenti all’evolversi del mercato, dagli anni ottanta hanno sviluppato la produzione di pavimenti sopraelevati, pavimentazioni e rivestimenti tecnici; sono inoltre produttori di manufatti in pietra naturale per l’arredo urbano.



martedì 10 giugno 2014

Vitello Tonnato

Rieccoci con una ricetta tradizionale della cucina italiana, anche se in molti pensano che il vitello tonnato o, meglio conosciuto come vitel tonnè, sia di origini francesi. E invece è un piatto della tradizione piemontese, anche se i lombardi lo rivendicano come loro piatto. Insomma mi sono voluta cimentare anche io, napoletana nel sangue e valdostana acquisita, chissà cosa penserà l'Artusi della mia sfacciataggine! 
La ricetta che ho voluto utilizzare è molto vicina proprio a quella dell'Artusi, ho voluto provare una versione tradizionale, quasi povera, senza ovviamente l'aggiunta della maionese!

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

PER IL VITELLO
600gr di girello, tondino o magatello di vitello (possibilmente di latte)
40 gr di olio evo
1/2 litro di vino bianco, per me Grillo di Cantine Settesoli
acqua o brodo q.b.
1 cipolla piccola
1 gambo di sedano
1 carota
1 rametto di rosmarino
3 foglie di alloro
3 foglie di salvia
2 chiodi di garofano
qualche bacca di ginepro
sale grosso
PER LA SALSA
7 filetti di acciughe
120 gr di tonno all'olio d'oliva sgocciolato
una manciata di capperi
pepe q.b.
succo di mezzo limone
qualche cucchiaio di brodo di cottura del vitello



Per prima cosa mettete la carne (tondino, girello o magatello) in una pentola abbastanza alta con la carota, il sedano, la cipolla, il rosmarino, l'alloro, la salvia, i chiodi di garofano, due cucchiai di olio evo e un pizzico di sale grosso in modo che la carne si arricchisca di aromi e spezie. Bagnate la carne con il vino bianco per farle acquistare maggiore sapore, quindi aggiungete a filo dell'acqua (o se preferite brodo).  
Io ho utilizzato un vino bianco buonissimo, molto aromatico, ma allo stesso tempo dal bouquet molto fresco, Grillo di Cantine Settesoli, ve lo consiglio!
Inoltre ho deciso di adoperare, al posto dell'acqua, del brodo vegetale fatto con il mio famoso dado bimbi!!



Lasciate cuocere la carne a fuoco dolce per circa 2 ore e a cottura avvenuta spegnete il fuoco e lasciatela raffreddare insieme al suo fondo per ameno 2-3 ore. Io ho cotto la carne la sera e l'ho lasciata riposare per tutta la notte, il giorno dopo, per pranzo, l'ho prelevata e poi tagliata a fettine sottili ed accompagnata alla salsa tonnata.



Preparare la salsa tonnata è un gioco da ragazzi, vi bastano pochi ingredienti ed un mixer! Mettete nella ciotola del mixer il tonno sbriciolato e sgocciolato dal'olio, i capperi, le acciughe e una macinata di pepe, diluendo il tutto con del brodo di cottura della carne e del succo di limone (mezzo limone è sufficiente): in questo modo otterrete una salsa cremosa, morbida e soprattutto profumatissima.


Piatti e posate Villa d'Este Home Tivoli
Io e mio marito ne siamo rimasti entusiasti, la carne era perfetta, morbida e succosa, e la salsa deliziosa!
Provare per credere!